L’Università degli Studi di Siena, dipartimento di Scienze della Formazione, Scienze Umane e della Comunicazione Interculturale di Arezzo, La Brigata di Raggiolo e l’Unione dei Comuni Montani del Casentino nell’ambito del progetto Ecomuseo presentano sabato 21 settembre a Raggiolo “il crinale appenninico: cerniera e confine” - I colloqui di Raggiolo – IX giornata di Studi.
«Locus per se» è un'espressione che ricorre spesso nelle pergamene del pieno Medioevo per indicare un'area geografica raccolta intorno ad un potere locale («dominatus loci»); ma dal piano strettamente politico il termine passa poi a significare un luogo omogeneo per consuetudini, rapporti sociali ed economici, modalità di utilizzo delle risorse, linguaggi. Quest'anno ai Colloqui di Raggiolo vogliamo provare a considerare il crinale appenninico -in particolare quello casentinese- come un «Locus per se», interrogandone il paesaggio, la viabilità, alcuni momenti storici significativi, aspetti della religiosità, infine il ruolo nella cultura e nella linguaggio. Anticamente infatti il crinale montano non aveva quella immediata accezione di confine naturale che possiede oggi, creazione artificiale dell'epoca degli stati nazionali: era forse più una cerniera che un limite, semmai una soglia da attraversare.(Andrea Barlucchi)
Programma della giornata Mattina (ore 10)
P. Piussi – A. Bresciani Lettura e interpretazione del paesaggio forestale del crinale appenninico V. Cimarri Alpes transire. Crinali, viabilità e valichi del Pratomagno in età medievale G. Riganelli Tra Longobardi e Bizantini: la realtà casentinese
Pomeriggio (ore 15) M. Sensi Una tebaide bassomedievale nel Pratomagno: eremiti delle grotte, terziari regolari di fra' Tomasuccio, Girolamini, nei secoli XI-XV G. Parigino Rapporti economici e forme di gestione delle risorse naturali in età moderna. Le leggi sul divieto di taglio dei crinali appenninici S. Micali Il romanzo sull'Appennino: Eco e dintorni A. Nocentini Lo spartiacque linguistico tra Casentino e Romagna
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